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Moderatore: cheti
da Lu il 28 feb 2008, 13:46
Cara Adele, innanzitutto ti ringrazio per la tua estrema correttezza nel dirci chiaramente il taglio del tuo intervento (che è quello che contestavo ai giornalisti che si sono recentemente occupati di prematuri).
Per quello che posso io ti aiuto molto volentieri.
Ultima modifica di Lu il 28 feb 2008, 13:47, modificato 1 volta in totale.
Lu mamma di Letizia 04/06/02 (28 settimane 665g), Vittorio 06/08/07 (34 settimane 1915g) e Giovanni 19/08/2009 (33 settimane 1765 gr) Orgogliosa di essere una sfaticated housewife! http://unaprofcheblogga.blogspot.it/
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da stefaniabovo il 28 feb 2008, 13:47
adele ha scritto:Ho una proposta da farvi. Vorrei organizzare nella scuola dove insegno un incontro che parli dei bambini nati molto prematuri. Ovviamente voi ormai conoscete i miei modi di pensare e vedere, quindi io sto preparando i miei alunni al rispetto del bambino dal momento del concepimento e qualsiasi siano le sue condizioni di nascita. Però conoscere "dal vivo" la storia di chi ha vissuto l'esperienza della prematurità, le ansie e le paure, il parto e il dopo parto,.....sapete meglio di me che è diverso e vale più di mille lezioni sui banchi. Volete aiutarmi nell'organizzare questo? Dovrei saperlo in fretta perché la burocrazia scolastica purtroppo è lunga e ho bisogno di tempo per avere i dovuti permessi. Mi fate sapere qualo
Dov'è la tua scuola?
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da adele il 28 feb 2008, 13:48
Scusate, ho dimenticato di sriverlo.
La scuola si trova a Formia in provincia di Latina, è un ginnasio-liceo classico, e si trova accanto alla stazione ferroviaria.
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da annacrippa il 28 feb 2008, 14:37
Carissime,
Mi spiace che ai miei tempi non c'era questo modo di avere un figlio, altrimenti lo avrei fatto anch'io.
Vale sono d'accordo con te
un abbraccio a tutte voi
anna
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da gabriella tolotti il 28 feb 2008, 14:47
Adele, se tu fossi più vicina ti aiuterei volentieri, al di là delle differenze di vedute, ma Latina è un po' lontano per noi. Apprezzo comunque il tuo impegno.
Fabio è nato il 21/01/2006 alla 26ma sett. Pesava 510 gr
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da vale il 28 feb 2008, 14:50
Cara Adele, è un piacere collaborare con te.
Posso farlo anche a distanza? (Sai, la Svezia non è mica dietro l'angolo).
Un abbraccio
Vale e Love
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da silvia73 il 28 feb 2008, 17:49
Anch'io ti aiuto se posso, considerata anche la distanza.....
Silvia - mamma di:
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- Daniele - 23.02.2005 - 23 sett. + 4 gg 560 gr
la nostra storia sul sito www.danielenegro.it
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da Alessandra il 28 feb 2008, 18:30
Se posso dare una mano sono qui ^^
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da gabriella tolotti il 28 feb 2008, 19:43
Beh... se si può fare in tele-lavoro naturalmente ci sono anch'io Adele
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da mariarosaria il 28 feb 2008, 22:34
io abito a Caserta e Latina non è così tanto lontana, forse ho capito male, ma anche io insegno e non sono troppo d'accordo con il far vedere ai ragazzi una sola verità, ma forse ho capito male quello che hai scritto a proposito del "taglio" del progetto. Comunque mi farebbe piacere aiutarti se posso e se condivido, ...vorrei fare mille cose ma poi mi accorgo che il tempo è quello che è.
Un saluto.
Maria Rosaria, mamma di Michela 25/02/2003 3060gr a 41 w, ed Emanuele 5/12/ 2005, 1400gr a 32 w.
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da Ammmo il 29 feb 2008, 10:59
Ovviamente voi ormai conoscete i miei modi di pensare e vedere, quindi io sto preparando i miei alunni al rispetto del bambino dal momento del concepimento e qualsiasi siano le sue condizioni di nascita. Però conoscere "dal vivo" la storia di chi ha vissuto l'esperienza della prematurità, le ansie e le paure, il parto e il dopo parto,.....sapete meglio di me che è diverso e vale più di mille lezioni sui banchi. Volete aiutarmi nell'organizzare questo?
Io credo che il contesto in cui si fanno i discorsi sia sempre importante. E l'uso che si fa delle esperienze altrui non debba essere strumentalizzato. Stranamente (!!!) in questo periodo c'è un'attenzione quasi morbosa nei riguardi dei prematuri e le loro esperienze, le nostre esperienze, vengono a volte usate come magli in contesti in cui hanno poco a che fare (vedi per esempio Ferrara e la sua "moratoria sull'aborto").
Ecco, io vorrei capire che cosa centra "il rispetto del bambino dal momento del concepimento e qualsiasi siano le sue condizioni di nascita" con i bambini prematuri, o meglio cosa centra IN PIù rispetto a qualsiasi altro genitore/bambino che ha vissuto "le ansie e le paure, il parto e il dopo parto".
Quello che io ho capito, che ho avuto (oltre la gioia infinita di Alessio!) dall'esperienza della prematurità è stata la consapevolezza che la medicina, in quanto scienza, non è perfetta, che quello che ieri non si poteva fare oggi si può fare grazie alla sperimentazione e alla LIBERTA' che la scienza medica deve avere, e ho imparato anche che certi bambini (come la nostra piccola Alice) possono morire senza che ci sia colpa da parte di nessuno...
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da adele il 29 feb 2008, 11:33
mariarosaria ha scritto:io abito a Caserta e Latina non è così tanto lontana, forse ho capito male, ma anche io insegno e non sono troppo d'accordo con il far vedere ai ragazzi una sola verità, ma forse ho capito male quello che hai scritto a proposito del "taglio" del progetto. Comunque mi farebbe piacere aiutarti se posso e se condivido, ...vorrei fare mille cose ma poi mi accorgo che il tempo è quello che è. Un saluto.
Non sei lontana, in quanto non è Latina da raggingere, bensì Formia, che sarà circa un'ora di macchina da Caserta.
Non voglio far vedere ai ragazzi una sola verità: il bambino è bambino, è vita e a rispettato ed aiutato maggiormente poi se nasce pure prematuro.
C'è un'altra cultura, che conoscete pure voi, che vorrebbe non prestare le cure necessarie ad un bambino troppo prematuro, se ne sta discutendo dappertutto.
Che io sia cattolica e il mio "taglio", se lo si vuol chiamar così, è di questo stampo, ciò non toglie che la vita è vita sempre, a prescindere dal credo religioso di una persona.
Non ti pare?
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da vale il 29 feb 2008, 11:42
Cara Adele, credo che il punto della discordia sia appunto sulla definizione di VITA.
Qualità della vita. Hai letto i post precedenti, hai letto della mamma che ha abortito alla 15 settimana perché il suo bimbo aveva la distrofia muscolare. Credo che il suo sia stato un atto d'amore, non di non rispetto verso la vita.
Non riesco a spiegarmi, è troppo difficile e fa troppo male. Si parla di natura. Lasciare o non lasciar fare alla natura il suo corso. No, la mia risposta è: la natura è matrigna, e bisgona metterci una pezza.
Ma come? Quel bambino secondo la natura sarebbe nato. Ma nascita è uguale a vita? Non me la sento di rispondere. Posso risponderti per me, ma non me la sento di rispondere che la mia scelta ha valore universale. Non mi sembra giusto.
E ora non avermene, perché aggiungo una cosa che ti farà arrabbiare, e tanto. No, non credo che spetti a Dio giudicare e decidere. Credo che dobbiamo cercare di farlo da soli, magari sperando che Lui/Lei ci siano lì di lato ad aiutarci.
Sono qui, ci sono se vuoi il mio aiuto per la tua scuola. Non farmi dire cose che non penso, però, o almeno, non farmele dire come se avessero valore universale.
Ti abbraccio
Vale (che, come vedete, ha tolto il silenzio stampa e sproloquia).
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da Ammmo il 29 feb 2008, 11:42
C'è un'altra cultura, che conoscete pure voi, che vorrebbe non prestare le cure necessarie ad un bambino troppo prematuro, se ne sta discutendo dappertutto.
Dici??? C'è questa cultura? Io non ne ho mai sentito parlare. Tutti i medici sono concordi nel fare tutto il possibile per salvare qualsiasi vita umana...ecco. bisognerebbe fare tutti un passo indietro e lasciare fare in pace (santa, questa si) ai medici. O qualcuno conosce un medico che non vede l'ora di uccidere un bambino? Io non ne conosco, e con la nostra esperienza ne abbiamo visti tanti, ognuno premuroso e in buona fede, anche quando sbaglia (siamo esseri umani e perciò fallaci)
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da adele il 29 feb 2008, 11:43
Vedi, ci sono persone che, come ho già scritto prima, non rispettano il bambino prematuro, persone che sono anche medici e che gli vorrebbero negare le cure necessarie per permettergli di vivere.
Io sono molto sincera nelle mie posizioni ed espressioni, e non mi piace strumentalizzare nessuno, per questo ho detto a priori quali sono le mie idee, o meglio, il mio credo, perché qualcuno potrebbe per qusto motivo accettare ciò che propongo.
Ma che io sia cattolica e combatta per la tutela della vita umana, fin dal primo istante del concepimento, e per la difesa del bambino, soprattutto se nasce molto prematuro e bisognoso di maggiori cure ed attenzioni, non vedo cosa possa influire sull'operato che faccio o su ciò che vorrei fare e in parte sto facendo con i niei alunni.
Madre Teresa di Calcutta, cattolica, ha curato ed accolto tutti coloro che ne avevano bisogno, e la maggior parte non era cattolica, quindi.....dove sarebbe il problema?
Sul fatto che dico di essere cattolica?
Forse sono io che non ho capito cosa mi volevi dire e ti chiederei, per cortesia, di chiedermelo meglio in modo da poterti rispondere.
Grazie
Adele
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