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Moderatore: cheti
da lu&denise il 11 mar 2008, 0:45
i flash..i flash stasera affollano la mia mente...i pensieri vanno,le lacrime scorrono....si è riaperto una porticina nascosta nella mia mente...e ora escono i ricordi,le scene...e non li riesco a fermare...
secondo giorno...avevo quasi timore ad entrare...la tin non aveva chiamato,quindi la notte ra passata..ma io avevo lo stesso timore...
quel giorno l'ho guardata un po di più...aveva piedi lunghi...aveva una terribile fronte altissima e una testa stretta...tantissimi capelli neri(neri si..ora è biondainvece...)...ma era ferma,immobile,occhi chiusi,il respiratore che pompava al massimo e facev alzare ritmicamente il suo pancino.....bhe...non la sentivo mia figlia...non sentivo quel legame...e ogni volta che alzavo un po lo sguardo x guardarla mi si riempivano gli occhi di lacrime...
non vedevo l'ora di uscire da li i primi giorni....ma poi come uscivo stavo male...avrei voluto rientrare e starmene li ,in piedi,tenedomi la ferita ...a fissare il pavimento....ma li...vicino...
Luana mamma di Alex 38 sett 20/08/05mamma di Denise 32 sett,1125kg,32cm 03/08/'06
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da silvia73 il 11 mar 2008, 0:46
Io parto da prima....
ho 21 anni, si, con Antonio stiamo insieme da 4 anni ma non siamo sposati...e scopro di essere incinta! E' stato un duro colpo, all'inizio non lo accettavo e ci ho messo un bel pò prima di volergli bene a quel bimbo nella pancia....
Daniele l'ho voluto e cercato, è arrivato subito, ma io desideravo una femminuccia e la sera che il gine mi disse che era un altro maschio ci rimasi talmente male che ho pianto per 2 giorni!
Ecco....ho pensato per entrambe le volte che le nascite premature dei miei bimbi fossero una punizione per i cattivi pensieri che avevo fatto.....e ancora oggi me ne vergogno di quei pensieri!
Silvia - mamma di:
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da silvia73 il 11 mar 2008, 0:59
Quando è nato Daniele non ho avuto il tempo di realizzare...alle 12 partivo da Piacenza con il 118 (equipaggio terrorizzato, ho scoperto da poco....) in condizioni gravissime e alle 16.15 era già nato....
Finisco in rianimazione dove rimango sempre cosciente ma mi fanno dosi da cavallo di morfina....per chi non ha mai provato la morfina, ti crea una dipendenza assoluta, ti porta in un altro mondo, tu non realizzi nulla di quel che accade intorno a te, è come se nulla fosse successo, è come se io non avessi mai partorito....ti senti euforica, spacchesti il mondo, per te va tutto alla grande....e ho passato 3 gg cosi, con la visita dei miei solo dalle 18 alle 19, vivendo tutto quel che capitava in reparto, compresa la vista in diretta della tracheotomia al mio vicino di letto in coma! Ti assistono loro in tutto e per tutto, ti lavano, perfino i denti, però che umiliazione!!!
E poi esci da lì perchè ti dichiarano fuori pericolo....ti tolgono la morfina e ripiombi nella dura realtà....realizzi di avere un figlio moribondo, forse è pure morto e non te lo dicono, e se non fosse perchè ci sono le grate alle finestre ti butteresti di sotto che sei al 5° piano e cancelli tutto il dolore!!!
E invece no, sei immobile ancora a letto per altri 7 gg e la finestra non la puoi aprire....e tuo marito ti porta le foto del tuo bimbo e tu piangi tutto il giorno perchè si, è vivo, ma tu non sai quando potrai vederlo!!!
L'ho visto dopo 10 giorni....Antonio mi racconta oggi che la pima volta che l'ha visto le orecchie erano solo accennate, il pisellino e il culetto non esistevano, gli occhi erano chiusi, la forma era quella di un feto...ma io ho preso il meglio.....quando l'ho visto io era completamente formato, aveva pure le unghie, perfetto, bellissimo!
E per la prima volta ha aperto gli occhi durante la mia visita!
Non lo aveva mai fatto prima....si, mi aspettava, sapeva che ero lì!
Ho pianto quando l'ho visto, ma è stato solo 5 minuti...poi è passato tutto e da allora sempre forte, gli ho giurato che l'avrei portato a casa, mai più un pianto, mai un pensiero brutto...lui ce l'avrebbe fatta e bene!!
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da Cinzia il 11 mar 2008, 1:03
Fa ancora tanto male, vorrei essere stata migliore....
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da Silvia il 11 mar 2008, 8:03
E vabbe'..eccomi qui a confessarmi..La prima volta che ho visto Riccardo ho detto: Ma non è tanto piccolo dai..pensavo peggio
POi ho guardato le orecchie che sembravano una fettina di prosciutto tagliata sottile sottile..erano arrotolate!
E poi ultima frase prima di aprire timidamente l'oblo': E' proprio bello!
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da cheti il 11 mar 2008, 10:32
Cinzia ha scritto:Fa ancora tanto male, vorrei essere stata migliore....
Sempre qua sto, giro intorno a questo post che tanto lo so che prima o poi scrivo e quando lo farò, Cinzia cara, scoprirai di essere "mamma migliore", migliore di me che io brava bella e buona no, proprio no. Mai stata.
Cheti, mamma di Giulio nato di 27+0, 880 gr. e di Valerio nato di 37+3, 2600 gr.
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da luna il 11 mar 2008, 10:36
Li ho amati da quando erano solo una camera gestazionale.
Una camera nera, sembrava vuota e piano piano con i giorni si riempiva di vita.
Ero ricoverata dalla sesta settimana, mi facevano le ecografie ogni giorno e li vedevo crescere, un millimetro per volta.Che meraviglie.
Crescevano e spiritosi sculettavano e si agitavano..erano proprio i nostri figli!
Il primo sguardo era già dall'ecografia, si.Loro sapevano che li stavamo guardando e stavano in posa e Alice apriva gli occhi, grandi grandi, sembrava un aliena, e ci guardava.Alessio più timido si metteva la manina davanti quella piccola faccina e si nascondeva.
Entrando in quella TIN, piena di rumori e odori e un caldo soffocante, il primo sguardo...ad Alice.
Era mia figlia, mi sembrava di averla già vista, da sempre, di conoscerla già.Quasi come se sapessi già che visino aveva, e quelle gambine un pò tozze, come le mie e quei capelli scuri.Mi assomigliava spaventosamente.
Alessio.Lungo e magro...come sempre.Si agitava al sentire la mia voce.
Ho pensato che erano bellissimi.I miei figli.Non realizzavo ancora bene la realtà.Mi sentivo al settimo cielo.
Pensavo quasi di essere stata fortunata a poterli vedere così presto, il mio cervello faceva ancora grande fatica a capire bene.
Però mi sono sentita felice, mi sono sentita la madre più madre che potessi essere, ignara di tutto.
Mi sono goduta i miei bambini per quel poco che ho potuto.
Luna,Mamma di Alessio 25 sett 760g 29.09.06 e mamma di Alice 25 sett 780g...29.9.06 volata via il 04.10.06 e mamma di Amelia 39+5 sett 3800g 09.07.11
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da federica il 11 mar 2008, 12:33
Mi è tornata alla mente un'altra cosa, un piccolo episodio, di contorno al nostro passaggio dalla cruna dell'ago.
Quando sono entrata per la prima volta in TIN, fuori, che lo vedevo dal vetro, c'era mio fratello.
Lui era già andato la sera prima, appena tornato dal viaggio di nozze (bella sorpresa gli avevo preparato!), che essendo un pediatra l'avevano fatto entrare a mezzanotte (appena atterrato si era precipitato a Genova). Ho posato il primo sguardo su Matilde, mamma mia che orrore (scusate il termine, orrore di paura, stupore, dolore), mio marito mi teneva su (ma quanto mi bruciava la pancia), ho alzato lo sguardo e fuori dal vetro mio fratello mi ha fatto un sorriso e dal labbiale ho letto: "dai, dai". Anche io gli ho sorriso e ho fatto di si con la testa. E' stato l'ultimo sorriso per tanto tempo.
Non è che ci fosse molto da sorridere, chissà perchè ci siamo sorrisi.... che gabbia di matti in famiglia.
Federica, mamma di Matteo (31/05/2001, a termine) e di Matilde (11/08/2003, 27+4 ws)
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da cheti il 11 mar 2008, 12:38
fede, hai un fratello speciale...
eh già siam passate allo stesso modo dalla cruna dell'ago... mannaggia a te, fede ( )... vuoi proprio farmi parlare, eh...
Ultima modifica di cheti il 11 mar 2008, 14:17, modificato 1 volta in totale.
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da livia albano il 11 mar 2008, 12:42
Leggendo le vostre risposte, mi sono accorta che quasi ognuna di voi ha pensato almeno una volta vedendo il figlio o la figlia per la prima volta che potesse morire o che se ce l'avesse fatta avrebbe avuto gravi handicap (bé è quello che ho pensato anche e per questo un pò me ne vergognavo ad ammetterlo) ma ora sò che era stato un pensiero normale in quelle circostanze, in particolare ricordo quando appena l'ho visto nella sua incubatrice avvolto in una copertina termica color alluminio (da qui mia sorella l'ha soprannominato ragnetto spaziale) sono scoppiata in un pianto irrefrenabile e non mi scorderò mai l'abbraccio del neonatologo che lo aveva accudito che vedendomi disperata mi chiese perché piangevo......... io in singhiozzi gli risposi ma quant'é piccolo non ce la può fare.... morirà e lui sempre tenendomi stretta mi rispose il bambino stà bene.... non ti preoccupare se ci fosse qualcosa di brutto te lo avrei detto!Parole che mi tranquillizzarono molto e che finalmente dopo una gravidanza atroce e un giorno e mezzo di notizie arrivate solo tramite personale medico e mio marito e da una foto scattatagli col telefonino mi fecero vivere quei 65 giorni in modo meno ansioso e drammatico!
LIVIA MAMMA DI ALESSIO 38 SETTIMANE KG 2,750 IL 20/05/1989 E THOMAS NATO A 30 SETTIMANE + 3 GG PESO DI 850 GRAMMI NATO IL 7/05/2006
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da cheti il 11 mar 2008, 13:19
Che io invece la morte la vedevo proprio. Lì, nell’incubatrice di fianco a lui. Perché se era così grande lo spazio lì dentro, tanto da farmi sembrare mio figlio così paurosamente piccolo, era perché là dentro ci doveva stare pure lei. La morte. Sdraiata di fianco a lui ad aspettare comodamente, che tanto il tempo c’era, che non è vero che si può perdere il bambino solo nei primi tre mesi di gravidanza. Che lo si può perdere anche dopo. E anche dopo ancora, dopo che lo hai visto e lei aspetta che tanto non c’è fretta.
Che poi voi dite che l’avete visto vostro figlio. Ecco io, no. Cioè, il viso, dico. Non si vedeva. E mi dicevo che era un bene, che magari la morte entra attraverso la bocca, o le narici, o gli occhi. Meglio che tutto fosse tappato. E poi ho visto un centimetro quadrato di testa, proprio sulla sommità che la cuffietta lì aveva un buchino, e mi son ricordata della mia nipotina, quando, nata da pochi giorni, le toccai la testolina e scoprii che lì, in alto era molliccia. E allora mi son detta che poteva entrare da lì. La morte.
Ultima modifica di cheti il 11 mar 2008, 14:19, modificato 1 volta in totale.
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da cheti il 11 mar 2008, 13:51
Che poi io, come tutte voi, me ne stavo ore con lo sguardo incollato alla sua incubatrice, parlo dei primi giorni.
I giorni in cui non puoi far altro che guardarlo e tendergli un dito e ci sono giorni in cui lui lo prende, il dito. Altri invece no. Ed in fondo in fondo la verità è che sarei voluta fuggire, ma non sapevo dove perché non conoscevo altro posto che quello, che ovunque, se non lì, accanto a lui, mi sentivo in terra straniera.
Ultima modifica di cheti il 12 mar 2008, 10:57, modificato 1 volta in totale.
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da luna il 11 mar 2008, 14:08
E poi quel mercoledì...trovo le forze per andare in ospedale.
Non lo so perchè avevo una strana sensazione in corpo...sarà l'istinto.
Mi trattengo di più davanti all'incubatrice di Alice, quasi come se mi chiamasse per dirmi qualcosa.Faceva una trasfusione, il suo colorito era bello roseo.Ho dei ricordi annebbiati, mi sentivo in trans,non so nemmeno bene cosa provassi, era solo come se sognassi.
Alice mi guarda,penserete che i bambini a quell'età non vedono, ma lei mi ha guardato.
Era per dirmi qualcosa, forse, ho pensato "ciao mamma,sono venuta a salutarti".
Una sensazione bellissima.
Luna,Mamma di Alessio 25 sett 760g 29.09.06 e mamma di Alice 25 sett 780g...29.9.06 volata via il 04.10.06 e mamma di Amelia 39+5 sett 3800g 09.07.11
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da cheti il 11 mar 2008, 14:12
E poi l'ho visto in viso. Non ricordo nemmeno più quando, che lì le mamme tenevano un diario e si annotavano giornalmente i progressi, io invece no, il diario non lo tenevo e a dirla tutta nemmeno mi tiravo il latte ogni tre ore, che infatti poi l'ho perso.
E poi l'ho visto in viso, dicevo. Sì, avevano provato a torgliere la c-pap e mettere l'ossigeno in culla ed avevano tolto gli occhialini di protezione agli occhi per la fototerapia. E ho visto il naso e le orecchie. E guardavo il naso, le narici larghe a dismisura - faceva fatica a respirare, l'ho capito soltanto poi- Guardavo il naso, tutto qua, senza pensare niente. La sera sono tornata a casa ed ho trovato mio marito con i capelli rasati, niente più baffi, niente più pizzo. Sono scappata in camera. Mi sono infilata a letto con le coperte fin sopra il viso. E gli ho urlato che era tutta colpa sua se Giulio era così brutto, tutta colpa sua, che nessuno della mia famiglia aveva naso e orecchie tanto grandi. Che non lo avrei mai più guardato in volto, perchè lui non avrebbe dovuto tagliarsi i capelli e i baffi e il pizzo, che io avevo bisogno di certezze. E che se sarebbe morto io avrei divorziato e se invece fosse rimasto vivo allora sarei rimasta con lui e solo per lui, Giulio. Ma in volto non lo avrei mai più guardato perchè io quel suo naso e quelle sue orecchie non le volevo vedere mai più. Che tanto io ero capace di farlo, ero capace di non guardarlo mai più.
Ultima modifica di cheti il 12 mar 2008, 11:01, modificato 5 volte in totale.
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