Giulio è uno di quei bambini che computer televisione nintendo wii ingoiano. Attratto il giusto (arrotondata per difetto), almeno per ora, e quindi accesi il giusto ma quando accesi è totalmente carpito ed ha difficoltà a staccarsene, ovvero dobbiamo “battagliare” per farglieli spengere. Le mie nipotine, tanto per fare un esempio di bambini che ho “sott’occhio” non si fanno ingoiare. Lui sì.
Non metterei la cosa in relazione alla “scarsa” socializzazione. Lui è un animale sociale, non prettamente “animale da branco” come a volte io stessa ho definito ma mi sono dovuta ricredere: fa amicizia molto facilmente, rifugge però il “branco”, il gruppetto; non ha gruppetto di appartenenza: sta con tutti ma anche molto da solo –a ricreazione ad esempio- a disegnare, a “fabbricare” . Animale sociale nel senso che ovunque si trova avvicina altri bambini non conosciuti e finisce per passarvi il pomeriggio a giocarci.
Metterei piuttosto la cosa in relazione al fatto che è da sempre molto suscettibile a qualsiasi stimolo esterno e molto poco a stimoli interni (ignora bisogni di pipì cacca sonno fame caldo freddo). E la cosa ha risvolti positivi a scuola, ha una memoria visiva –credo- fuori dal comune… esempio: compito di musica, disegnare una serie di strumenti che io –che in musica sono molto ignorante- non conoscevo: gli ho quindi chiesto se voleva vedere delle foto in internet, mi ha detto che non ne aveva bisogno. Li ha disegnati estremamente dettagliati. Ne ho dedotto che in classe la maestra di musica li avesse fatti vedere e toccare ed usare per un tempo tale da poterli memorizzare così nei particolari. Ho poi incontrato mamme e rappresentante di classe “nere” con la maestra di musica: i bambini non erano stati in grado di svolgere il compito; ho indagato: gli strumenti erano stati fatti vedere molto velocemente su slide. Giulio aveva riprodotto a memoria le slide viste. Anche le slide lo avevano ingoiato.