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Aborto, il feto deve essere rianimato

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Aborto, il feto deve essere rianimato

Messaggioda stefaniabovo il 4 feb 2008, 0:28

Ieri, i direttori delle cliniche di Ostetricia e Ginecologia delle facoltà di Medicina delle università romane, hanno firmato un documento che prevede di rianimare il feto se vitale.

Di seguito riporto l'articolo trovato su Repubblica http://www.repubblica.it/2008/02/sezion ... onati.html

ROMA - "Un neonato vitale, in estrema prematurità, va trattato come qualsiasi persona in condizioni di rischio, e assistito adeguatamente". Così si legge in un documento congiunto, firmato dai direttori delle cliniche di Ostetricia e Ginecologia di tutte e quattro le facoltà di Medicina delle università romane: La Sapienza, Tor Vergata, la Cattolica e il Campus Biomedico. Secondo i cattedratici, infatti, "con il momento della nascita la legge attribuisce la pienezza del diritto alla vita e, quindi, all'assistenza sanitaria". Di fatto, nel caso in cui un feto nasca vivo dopo un'interruzione di gravidanza, il neonatologo deve intervenire per rianimarlo, "anche se la madre è contraria, perché prevale l'interesse del neonato".

Il documento è stato presentato al termine di un convegno, promosso dalle stesse cattedre, all'ospedale Fatebenefratelli di Roma, in occasione della Giornata della Vita. "Nell'immediatezza della nascita - afferma Cinzia Caporale, biologa e membro del Comitato nazionale di Bioetica - il medico deve agire in scienza e coscienza sull'opzione di rianimare, indipendentemente dai genitori, a meno che non si palesi un caso di accanimento terapeutico".

Nel documento, il caso degli aborti dopo la 22esima settimana non viene esplicitamente citato, ma la presa di posizione ricalca le preoccupazioni già espresse dai vescovi italiani, riguardo ai casi di interruzione volontaria di gravidanza dopo il quarto mese, quando cioè le moderne tecniche di rianimazione consentirebbero di mantenere in vita il feto.

"L'attività rianimatoria esercitata alla nascita - si legge nel testo - dà il tempo necessario per una migliore valutazione delle condizioni cliniche, della risposta alla terapia intensiva e delle possibilità di sopravvivenza, e permette di discutere il caso con il personale dell'Unità ed i genitori". Tuttavia, concludono i firmatari, "se ci si rendesse conto dell'inutilità degli sforzi terapeutici, bisogna evitare a ogni costo che le cure intensive possano trasformarsi in accanimento terapeutico".

Il medico, quindi, come precisa Caporale, deve rianimare sempre. Nell'ipotesi in cui il feto sopravviva all'aborto "non ritengo necessario chiedere il consenso della madre - sottolinea la biologa membro del Comitato nazionale di bioetica - in questo caso infatti si esercita un'opzione di garanzia con cui si tutela un individuo vulnerabile e fragile, qual è il neonato, in una fase in cui non si hanno certezze cliniche". "Secondo me - aggiunge - si può presumere lo stato di abbandono giuridico del neonato da parte della madre, che ovviamente può tornare indietro sulla sua decisione".

"Non si può decidere di assistere un neonato solo in base alla settimana di gravidanza - spiega Domenico Arduini, direttore della Clinica ostetrica e ginecologica di Tor Vergata - ma in base alla patologia della madre e del figlio. Un bambino nato alla 21esima settimana non sopravvive, ma già a partire dalla 22esima ha tra il 14 e il 26% di possibilità". Salgono le aspettative di vita dalla 23esima settimana: "Al primo giorno le probabilità oscillano tra il 30 e il 47% - dice Giuseppe Noia, docente di Medicina prenatale alla Cattolica - oggi rispetto a dieci anni di fa migliorano le aspettative di sopravvivenza, ma il problema della scelta dell'assistenza è sul futuro del neonato e un'eventuale disabilità. Alcuni genitori preferiscono addirittura che i loro bimbi non vengano assistiti".

(2 febbraio 2008)
Anna, nata il 21 gennaio 2006 a 23 settimane + 5, peso 745 gr.
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Messaggioda stefaniabovo il 4 feb 2008, 0:31

Aggiungo anche l'articolo trovato su il Corriere della Sera http://www.corriere.it/cronache/08_febb ... c667.shtml

Il documento degli atenei romani. la turco frena: vale il limite delle 22 settimane
«Se il feto prematuro è vivo va rianimato»
Uno dei firmatari: «Assistenza anche se la gravidanza è interrotta e la madre è contraria»

ROMA - Pensiamo a un bambino minuscolo che decide di lasciare il grembo della mamma allo scadere della ventiduesima settimana, quindi con circa quattro mesi e mezzo di anticipo rispetto a quando avrebbe dovuto. È leggero come una piuma, 500 grammi o giù di lì. Per i medici è un «prematuro di peso estremamente basso». Immaginiamo di chiamarlo Marco.

Ebbene, Marcolino potrebbe ricevere cure diverse a seconda di quali fra i tanti documenti proposti nelle ultime settimane in Italia fossero applicati. Lasciato al suo destino, cioè assistito amorevolmente ma senza l'aiuto di macchinari artificiali, se i medici seguissero le indicazioni appena definite da una commissione del ministero della Salute («solo cure compassionevoli sotto la 22 settimana »). Dovrebbe invece essere rianimato e sospinto verso la vita secondo il Comitato nazionale di Bioetica.

E ieri alle due raccomandazioni se ne è aggiunta una terza: «Un neonato vitale, in estrema prematurità va trattato come qualsiasi persona in condizioni di rischio ed assistito adeguatamente », a prescindere dalla sua età, anche se i genitori non sono d'accordo. In altre parole, non ci si deve basare sul calcolo dei giorni. Non solo, il consenso della madre non conta, anche se lei desiderasse il contrario Marco dovrebbe essere attaccato ai tubi. È implicito che l'obbligo di rianimare vale anche nel caso in cui Marco doveva essere abortito.

Firmato neonatologi e ginecologi delle Università romane, laiche e cattoliche, (La Sapienza, Tor Vergata, Gemelli e Campus Biomedico) riuniti in un convegno sulla «Giornata della vita». Il ministro Livia Turco non entra nella discussione: «Il mio riferimento è il parere dei tecnici della commissione. Mi dicono che il limite va fissato alle 22 settimane e per me conta quello e ciò che aggiungeranno gli esperti del Consiglio superiore di Sanità».

«Col momento della nascita la legge attribuisce la pienezza del diritto alla vita e quindi all'assistenza sanitaria — scrivono i cattedratici —. L'attività rianimatoria immediata dà il tempo necessario per una valutazione delle condizioni cliniche, della risposta alla terapia intensiva e delle possibilità di sopravvivenza e permette di discutere il caso con i medici e i genitori». Solo quando ci si rendesse conto dell'inutilità degli sforzi terapeutici «bisogna evitare ad ogni costo che le cure si trasformino in accanimento ». Ogni anno in Italia nascono 1000 neonati con meno di 26 settimane. Prima si lasciava fare alla natura, oggi le tecnologie hanno abbassato la soglia della vitalità (intesa come capacità del feto a respirare e muoversi autonomamente) fino a 22 settimane. Ma il rischio che i super-prematuri riportino deficit cerebrali o di altro tipo importanti resta molto significativo. In Olanda prevale un atteggiamento molto pragmatico. I neonatologi non hanno come obiettivo la sopravvivenza, ma la qualità della vita futura e per questo si astengono dal rianimare sotto le 25-26 settimane, salvo casi eccezionali.

Cinzia Caporale, bioeticista liberale, sostiene invece il principio della garanzia: «Se i segni di vitalità non sono chiari dobbiamo dare al bambino una chance. Sono per l'eutanasia dell'adulto consenziente, mai per quella pediatrica anche se a chiederla fosse il genitore. Non ritengo necessario il consenso neppure se il feto sopravvive all'aborto». Domenico Arduini, ginecologo di Tor Vergata: «Il medico deve rianimare comunque se il bambino nasce vitale dopo un'interruzione di gravidanza. Non importa se i genitori si oppongono».

Sull'aborto, nuove polemiche sulla pillola Ru486, che arriverà in Italia a maggio. Livia Turco ha ribadito che andrà utilizzata esclusivamente all'interno della legge 194. Quindi solo in ospedale. «Ma non chiamiamolo più aborto chimico — distingue il ginecologo del Sant'Anna di Torino, Silvio Viale —. È una terminologia dispregiativa degli antiabortisti ».

Margherita De Bac
02 febbraio 2008(ultima modifica: 03 febbraio 2008)
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Messaggioda silvia73 il 4 feb 2008, 1:02

Grazie Stefania, oggi ho seguito tutti i tg e i giornali e ne avrei proprio voluto parlare!
Che dire....è un documento veramente importante, anche se non mi trovo d'accordo (anzi mi sono proprio un pò incacchiata) con un paio di medici che, intervistati, dichiarano che i neonati salvati a 23 sett. sono soggetti a gravissimi deficit e handicap.....
Non trovo giusta un'affermazione così secca, ecco, ci sono alte probabilità, dovrebbero dire, ma non essere così categorici.....altrimenti infondono nella gente pensieri di accanimento terapeutico!
Prima di avere Daniele ovviamente non sapevo nulla dell'argomento, però oggi, vedendo i nostri 23 sett. così vitali, mi arrabbio nel sentire che per forza devono essere portatori di handicap....qualche genitore potrebbe rifiutare il proseguimento delle cure davanti a questa situazione.....e non dare una chance a questi cuccioli!
Per non parlare magari dell'atteggiamento di alcuni medici, vedi il tuo appunto, che riteneva Anna un aborto.....
E rabbrividisco, oggi, a sentire che in Olanda rianimano solo dopo le 25/26 sett......molti dei nostri figli, allora, non sarebbero qui!!!!!!!
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Messaggioda silvia73 il 4 feb 2008, 1:06

Come vorrei urlare al mondo che esistono i nostri 23, 24, 25 sett. ecc ecc......, come vorrei che tutti sapessero che gli "aborti" di qualche tempo fa oggi sono dei bambini meravigliosi!!!!!

Come si fa????????????
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Messaggioda sandra il 4 feb 2008, 9:39

silvia73 ha scritto:Come vorrei urlare al mondo che esistono i nostri 23, 24, 25 sett. ecc ecc......, come vorrei che tutti sapessero che gli "aborti" di qualche tempo fa oggi sono dei bambini meravigliosi!!!!!

Come si fa????????????


Cominciato a sommergere le maggiori testate giornalistiche italiane cone le nostre email e mandiamone UNA a nome di tutti dal nostro forum. Tutti i nostri (mi metto anche io anche se tommy è un 32 settimane) bimbi (perché i vostri lo sento un p' anche miei) sono lo splendido successo della terapia medica e dei traguardi che si possono raggiungere. Certo, non tutti i 23 settimane sono come Daniele ed Anna, ma Daniele ed Anna ci sono e sono splendidi e questa cosa VA DETTA.
Io ci sono anche per buttare giù insieme una mail da inviare a tutte le testate giornalistiche italiane. Non possiamo rimanere in silenzio. No! Siamo o no un forum di supporto per i genitori dei bimbi prematuri e per confrontarci sui nostri cuccioli? Urliamo a tutta Italia, allora!
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Messaggioda silvia73 il 4 feb 2008, 10:48

Fantastica Sandra!! Hai ragione, uniamoci e gridiamo al mondo quanto sono belli i nostri cuccioli!!!
Ovviamente tutti, anche quelli di epoca gestazionale più alta!!!
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Messaggioda lu&denise il 4 feb 2008, 11:35

vi appoggio!buttiamo giù un mail e la inviamo e reinviamo finchè ci ascoltano!
come diceva silvia mi fa rabbia perchè poi la gente crede a ste cose che x forza debbano avere dei problemi!ma sapete quante ne ho sentite?....eh però è meglio che muoia perchè chissà che danni riporterà....frasi così mi fanno venire il mal di stomaco,ma come si fa????
e tutto perchè vengono diffuse queste notizie...questa disinformazione!
e allora,facciamo qualcosa per i nostri piccoli cuccioli?
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Messaggioda Alessandra il 4 feb 2008, 12:27

lu&denise ha scritto:vi appoggio!buttiamo giù un mail e la inviamo e reinviamo finchè ci ascoltano!
come diceva silvia mi fa rabbia perchè poi la gente crede a ste cose che x forza debbano avere dei problemi!ma sapete quante ne ho sentite?....eh però è meglio che muoia perchè chissà che danni riporterà....frasi così mi fanno venire il mal di stomaco,ma come si fa????
e tutto perchè vengono diffuse queste notizie...questa disinformazione!
e allora,facciamo qualcosa per i nostri piccoli cuccioli?


... Se fate una mail sono con voi. Una delle domande classiche dopo le dimissioni, anche se Franz è un 34 settimane, era chiedermi se era "normale" :roll:
Concordo che tutti i nostri bimbi, come dice Sandra, sono lo "splendido successo della terapia medica e dei traguardi che si possono raggiungere". Non troppi anni fa, in caso di gestosi e preeclampsia, veniva privilegiata la salute della madre... E pensare questo mi da sempre i brividi!
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Messaggioda cheti il 4 feb 2008, 16:36

Vi appoggio, anche se non sarei in grado di scrivere una sola parola perchè è un argomento che mi toglie il fiato... sono codarda, lo so. Non sono nemmeno riuscita a leggere l'intero testo.
Cheti, mamma di Giulio nato di 27+0, 880 gr. e di Valerio nato di 37+3, 2600 gr.
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Messaggioda Lorenza il 4 feb 2008, 17:00

Concordo anch'io.
2 anni fa ho partecipato ad un convegno qui a Bologna sulla opportunita' o meno di trovare delle linee guida in questo difficilissimo campo. Quello che era emerso da una sorta di "sondaggio" che avevo fatto tra i genitori che conoscevo, era che l'esigenza princiapale dei genitori era la corretta informazione e anche la possibilita' di sciegliere di non inquadrare le proprie creature dentro "le linee guida": al di la' delle considerazioni strettamente tecniche e scientifiche e della difficolta' del medico rianimatore che è certamente indiscutibile, ma noi genitori come ci sentiremmo al solo pensiero che i "nostri" bambini estremamente pre-termine non fossero stati rianimati perche "così dicono le linee guida"???...io concordo per una valutazione del singolo bambino alla nascita e per una corretta informazione del genitore, questi sono veramente dei BAMBINI e noi siamo veramente mamme e papà...
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Lorenza
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Messaggioda Daniela-Andrea il 4 feb 2008, 17:03

posso fare il diavoletto?
... è pur vero che i nostri bambini sono meravigliosi ... ma quanti ne avete conosciuti con tanti problemi da non poter avere una vita normale?
Daniela - mamma di Andrea - nato il 17.01.07 alla 34+5 - 2.170 kg - 44 cm
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Messaggioda Alessandra il 4 feb 2008, 17:11

Normale, normale... Anche se non lo è non è detto che non possa essere meravigliosa anche se faticosa.
Personalmente conosco più bambini nati a termine con "problemi" che bambini nati prematuri con conseguenze gravi.
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Messaggioda Marco il 4 feb 2008, 17:18

Alessandra ha scritto:Normale, normale... Anche se non lo è non è detto che non possa essere meravigliosa anche se faticosa.
Personalmente conosco più bambini nati a termine con "problemi" che bambini nati prematuri con conseguenze gravi.


Vero,vero....quoto in pieno Alessandra.
Sono in questo mondo da 7 anni e di bambini messi VERAMENTE male ne ho visti non piu' di 2.
Invece di prematuri sgambettanti, felici e in piena forma non riesco a dirne il numero....e' incredibile come possano essere pieni di vita nonostante una gravidanza cosi' corta.
Marco
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Messaggioda stefaniabovo il 4 feb 2008, 17:19

Poichè stamane hanno parlato di questo documento anche a RTL http://www.rtl.it/archivio/nonstopnews.php?m_id=6 , ho pensato di mandare questa mail:

Spettabile Ufficio Stampa di RTL,
mi chiamo Stefania Bovo, abito in provincia di Brescia e sono la mamma di Anna, nata il 21 gennaio 2006 a 23 settimane + 5 giorni di gestazione per rottura improvvisa delle membrane e travaglio inarrestabile.
Quel giorno il medico che mi ha assistito durante il ricovero, mi ha detto che avrei ABORTITO!
Voglio precisare che Anna è la mia secondogenita e che è stata fortemente cercata e voluta...
Vi lascio immaginare cosa ho provato nel sentire che avrei perso la bambina...
Ma Anna, ha smentito in pieno questo medico, è nata viva! Certo estremamente prematura, ma viva!
Il suo punteggio Apgar al primo minuto è stato 1, le batteva il cuore, non respirava, non si muoveva, era cianotica...
E' stata subito intubata e trasferita in Terapia Intensiva Neonatale, ha combattuto con forza e dopo 83 giorni (un periodo che ci è sembrato interminabile, ma che tutto sommato è stato veramente breve) è stata dimessa.
Ora ha 2 anni cronologici, è una bambina serena, molto buona e brava, parla tantissimo (recita canzoni e filastrocche a memoria...), cammina da ottobre scorso, gode di ottima salute: insieme al fratello Andrea è la nostra gioia!
Sarà seguita fino all'età di 7 anni per verificare il suo sviluppo psico-motorio e per prevenire eventuali altre problematiche che potrebbero presentarsi in età prescolare e scolare.
Prima della sua nascita, non sapevo nulla di bambini prematuri e patologia neonatale: è un mondo parallelo, una dimensione in cui ti trovi improvvisamente e non comprendi e hai paura, una paura indescrivibile.
Solo chi ha provato può capire!
Credo che ci sia davvero poca informazione e alla luce di questo documento vorrei gridare la mia indignazione!
Vorrei che il medico che mi ha detto che avrei abortito, mi avesse detto invece che avrei partorito mia FIGLIA, spiegandomi cosa sarebbe successo, quali cure avrebbe ricevuto Anna, quale ruolo potevamo avere io e mio marito.
Non è vero che i bimbi prematuri, anche così estremamente prematuri, avranno sicuramente degli handicap!!!
Se si fa questa propaganda, cosa possono pensare i genitori a cui capita di avere un bimbo prematuro? Se chiamati a scegliere, cosa sceglieranno?
Come ha detto stamane il prof. D'Agostino nella vostra intervista, 30 anni fa, quando è stata approvata la legge 194, non si erano neppure posti il problema della sopravvivenza dei bambini nati o abortiti a 24-25 settimane perchè le cure mediche non riuscivano a permettere loro di sopravvivere! Ma ora le cose sono diverse!

Ho creato un sito sulla storia di Anna ( www.annacensi.it ) per documentare a tutti cosa può diventare un bambino nato così pretermine: questi bambini hanno una capacità straordinaria di ripresa, una forza incredibile, una volontà unica, che mancano in un adulto!!!

Esiste anche un forum creato dal papà di una bambina nata nel 2000 a 24 settimane dove parlare dei nostri bambini: www.prematuri.com

C'è anche un altro sito dedicato a Daniele, nato a 23 settimane + 4 giorni nel 2005 www.danielenegro.it

Spero che la mia storia e le storie dei nostri meravigliosi bambini vi abbiano colpiti.

Se volete contattarmi: stefania.bovo.06@alice.it

Grazie per la vostra cortese attenzione!

Distinti saluti.

Stefania




Vi chiedo ora di aggiungere o modificare qualcosa nel mio messaggio per poi mandarlo a tutti!

Grazie!
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Messaggioda stefaniabovo il 4 feb 2008, 17:24

Daniela-Andrea ha scritto:posso fare il diavoletto?
... è pur vero che i nostri bambini sono meravigliosi ... ma quanti ne avete conosciuti con tanti problemi da non poter avere una vita normale?


Sinceramente....pochi!
Anche i nati a termine possono avere problemi, per esempio una bimba che è in classe con mio figlio....
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