Castigo o punizione?

[silvia73]

Anto...io come te, avevo Andrea che era un angioletto, dove lo mettevi stava, non andava mai in pericolo, era buono e ubbidiente, ovvio nei limiti di essere un bambino.....

Daniele è l'opposto. Non combina disastri o va in pericolo, quello no, però è un testone allucinante!
E' forte, testardo, cocciuto, e più lo prendi con le "cattive", più lui è ribelle!
Devo sempre cercare di prenderlo con le buone, sennò è finita!
Io a volte uso lo spauracchio del lupo, anche se mi rendo conto che non è una buona cosa.....ma ora manco quello funziona più!

Boh....prenderla di petto magari non serve nemmeno a Noemi. Certo che quei due occhioni blu la sanno davvero lunga!!

[stefaniabovo]

B) Ho notato che se lo coinvolgo nelle mie faccende lui è talmente entusiasta di potermi “aiutare” che non cercaetrova motivi di litigio. E quindi che ne so: la sera prepariamo la “cena assieme” “apparecchiamo assieme” ecc ecc. Ovvio che ci vuole tanta pazienza che i tempi delle attività si dilungano, che mi ritrovo con un sacco di disordine in giro, ma almeno ne guadagnamo tutti in serenità.

-In particolare, lavorando sul breve termine.
Giulio non vuole togliere il pigiama per mettere i vestiti la mattina, viceversa la sera. (mi verrebbe da pensare che sia il suo modo per rimandare il momento del distacco da mamma e babbo: il mattino la partenza per casa dei nonni, la sera il momento della nanna)
A) Gli distolgo la mente dall’”opposizione” (forte in questo suo periodo) dirottandola sulla “scelta, autonomamente da me” (altrettanto forte in questo periodo): sceglie lui i suoi vestiti. Non ti dico il marasma in camera perché tira fuori tutto dall’armadio, me ne frego dell’ordine almeno usciamo di casa un poco più sereni.
B) Gli distolgo la mente da quella specifica opposizione (non volersi vestire) e la dirotto su un altro tipo di opposizione. In pratica abbiamo inventato un giochino, ad essere onesti è lui ad averlo inventato io gli sono andata semplicemente dietro. Quando arriva il momento in cui deve togliere il pigiama mi chiede che ne so… “mamma come si chiama quel piccione là sul tetto”.. oppure "come si chiamava quel bimbo biondo del parco che faceva lo scivolo” E io: si chiama Asdrubale” E lui “noooooooo Asdrubale no” E io “si chiama Achille” E lui “noooooo Achille no” e così via all’infinito-intanto lo spoglio e lo vesto- finchè non è pronto per uscire (questo in genere funziona al mattino)
C)catturo la sua attenzione con altro, e con lui funzionano bene i libricini. Ci mettiamo nella nostra posizione da lettura e inizio a leggere, mentre lui è concentrato sul librino Stefano lo spoglia e gli mette il pigiamino.

Ho fatto le stesse cose con Andrea e le faccio ancora con Anna! Funziona!!!

[luna]

Arrivo solo adesso...
Alessio ha un bel caratterino, però si riesce a farlo ragionare.Ovvio non sempre!
Faccio un pò come Cheti....
Quando dobbiamo cambiare il panno e lui non vuole, oppure quando dobbiamo vestirlo e si ribella perchè ha in mente chissà cosa...allora cerco una distrazione..anch'io con una storiella, magari inventata e magari su di lui, oppure una canzone che so che gli piace tanto, enfatizzo tutto col tono di voce e lui rimane colpito e allora ti ascolta e poi partecipa e nel mentre lo cambio, lo vesto ecc..
Quando invece combina qualcosa che non deve, dopo che magari già lo stiamo rimproverando, allora gli intimiamo "fila in camera tua" e lui corre spedito, si siede nella porta e poi frigna, cerca di corromperti.Dopo al massimo 1 minuto (durante il quale mentre lui frigna cerchi di farlo pensare a ciò che ha fatto) allora gli diciamo "ok, puoi alzarti", allora viene correndo, ti bacia e se gli chiedi "combini ancora guai" ti risponde serio "noooooooo".Fin'ora ha funzionato bene e devo dire che Antonio in particolare è molto bravo a farlo ragionare!