cheti ha scritto:Nella vita normale a volte è difficile raccontare la propria quotidianità. Far entrare un estraneo, per quanto disponibile, per quanto amico, nel retrobottega della tua vita. Per me lo è. Lo è sempre stato. Perchè non cerco consigli e tantomeno giudizi. Magari voglio solo comunicare uno stato d'animo. Per farlo passare prima, per conviverci meglio. E, anche in buona fede, la maggior parte delle persone è lì pronta a dire fai così fai colà o, ancor peggio, come fai a .... Entrano nel retrobottega e si comportano come se fossero in vetrina. Invece, è tutto così fragile, così delicato. Qui sono in vetrina, mi ci metto io in vetrina, ma dietro le quinte di un commento scopro una vibrazione, un sorriso, un pensiero. Bello. Mi fa sentire coccolata.
Confermo tutto quello che hai scritto.
Nella vita normale ho smesso di raccontare agli altri la mia quotidianità. Sono diventata più chiusa e introversa, quasi nessuno mi ha capita e aiutata nel periodo più nero e difficile della mia vita. Neppure mia mamma, già, così impegnata a volere che tutti si preoccupino per lei e i suoi dolori... non mi ha mai chiesto come mi sentivo, come stavo, mai un abbraccio o una carezza...
...gli amici, ho scoperto chi lo è veramente e li ringrazio ancora per la loro disponibilità, per le loro brevi telefonate, per le frittelle o la torta donate...
...mio marito, grande e unico nello starmi vicino quando ero precipitata nell'oscurità della depressione...
...mia suocera (strano, eh?), per la grande disponibilità e la comprensione...
Sono diventata più riservata e meno socievole. La mia vita ruota intorno ai miei figli, a mio marito, al mio lavoro e ai pochi e buoni amici, che magari ci si vede poco, ma quando si sta insieme è una vera gioia!
Poi ho conosciuto voi! Anche se sono diventata più scontrosa con gli estranei, quando entro qui so che posso contare su di voi e che non stiamo facendo finta di essere felici di conoscerci o di parlarci e che le nostre non sono frasi fatte...
Grazie per tutto!!!