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Moderatore: mariateresa
da Annarita il 30 mag 2011, 13:38
Ciao mammeprima, mi fa piacere che vi interessi questa esperienza. Allora, per problemi di "copyright" non posso descrivere nel dettaglio come è avvenuta, anche perché se la riproporremo, come spero, deve esserci l’effetto sorpresa sui partecipanti, e se per caso a qualche partecipante capita di passare di qua, è fatta! Posso solo dirvi che questo "esperimento" NON è stato pensato per le mamme di bimbi prematuri, perchè ovviamente loro sanno già quanto si sta male in una situazione del genere, ma è stato pensato per chi con i prematuri e con i loro genitori ci potrebbe lavorare (personale infermieristico, medico, paramedico). Le sensazioni che scrivete sono tutte vere, io posso solo provare ad esprimere il mio pensiero di mammaprima e di persona che prova a studiare questo evento. è vero che l'esperienza del prematuro è terribile, ma è anche vero che saperlo non è inutile. Sapere "fisicamente" ciò che lui prova può aiutarci a capire il motivo di tanti suoi comportamenti che altrimenti potrebbero farci perdere la pazienza o scoraggiarci. per esempio, penso alla mia prima che non voleva e non vuole ancora mai addormentarsi da sola, che ci mette 3 ore prima di cominciare a giocare ad una festa di compleanno, che è diffidente verso tutto ciò che è nuovo e sconosciuto. Insomma, io ci ho messo un po' a capire che tutta sta roba qua poteva derivare dalla prematurià. e spesso mi scoraggiavo, pensavo di avere sbagliato qualcosa, di essere una mamma incapace... invece noi dobbiamo tener presente che i nostri bimbi sono più fragili, proprio perchè hanno vissuto le prime esperienze di vita in modo così duro e drammatico. e anche se non ricordano a livello mentale, il loro corpo non dimentica... Questo non vuol dire che le esperienze perse nei primi istanti di vita così importanti per l'attaccamento, siano irrimediabilmente perdute. SI PUO’ RECUPERARE. con il contatto, con lo sguardo, con le carezze... con il tempo, con la fiducia... certo rispetto ad una situazione "a termine" è più difficile, è più faticoso, anche perchè il prematuro è un bimbo diverso dai bimbi a termine. non è così "relazionale", non sorride subito, spesso non reagisce... e così la mamma può scoraggiarsi... invece l'importanza di sapere cosa si prova è proprio per far capire che le mamme HANNO BISOGNO DI SOSTEGNO per poter ricostruire questo legame. Uno dei motivi per cui ho deciso di rendere pubblica questa esperienza è perché mi piacerebbe che "togliesse" un po' di sensi di colpa alle mamme. Come ho scritto le “finte” mamme sono state molto male, tanto che abbiamo dovuto accorciare l'esperienza. Hanno riportato vissuti di perdita molto forti e dolorosi. Come sentirsi in colpa allora se ci si è trovati in una situazione tanto dolorosa? come era possibile dare calore e nutrimento in un momento in cui noi stesse eravamo così sconvolte? questo negli ospedali non è tenuto in considerazione. L'attenzione è (giustamente) sul bambino, sulle cure mediche e sulla sua sopravvivenza, ma non si tiene conto della sofferenza profonda delle mamme e dei papà. Credo che se i genitori avessero un po' di sostegno emotivo, il loro compito di cura, così impegnativo ed importante, sarebbe di molto facilitato. Nella prematurità c'è una grossa distanza tra i bisogni del bambino e quello che i genitori possono dargli, ma questo non è colpa di nessuno. E’ la situazione che è così. Esiste un bambino che ha molti più bisogni “del normale” con dei genitori che possono dare meno “del normale” perché sono emotivamente provati e spesso sconvolti e soprattutto, sono anche impossibilitati dalla struttura del reparto, dagli interventi medici, dai fili, dai respiratori ecc... quindi tutto quello che una mammaprima riesce a dare a suo figlio in termini di calore, sostegno, fiducia, in t.i.n. è già un grosso miracolo... poi, una volta a casa si può ricominciare, piano piano, eventualmente anche facendosi aiutare. Col tempo si può ricucire lo strappo, lenire la ferita...ovviamente la ferita non andrà mai via, rimarrà sempre una cicatrice, sia nel bimbo che nella mamma e nel papà, ma almeno può essere una cicatrice che non fa male...(o che fa male solo quando cambia il tempo… ) vi chiedo scusa se mi sono un po' dilungata, ma la cosa ovviamente mi sta molto a cuore… spero di non essere stata troppo “confusionaria”, chiedete pure se avete dubbi, o se non sono stata chiara…
ciao
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da Misia il 30 mag 2011, 15:05
Annarita, mi ha fatto tanto piangere il tuo post
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da Annarita il 30 mag 2011, 15:14
oooops... mi dispiace!... spero sia un pianto "benefico"
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da briseida il 2 giu 2011, 11:01
Non credo sia la prematurità, Ada non lo fa... Io non riesco a farla dormire, se mai lo fa Alberto, con me si sveglia ancora di più e si mette a giocare Mi segue per tutta casa e mi cerca sempre con lo sguardo, ma sta bene con tantissime persone (Alberto, la zia, i nonni, amici, bambini piccoli, persino alcune persone che non conosce ma hanno la sua simpatia per qualche motivo) e piange solo se è molto arrabbiata o quando si fa male.
Alberto e Fanny genitori di * Jaume 06/08/2009 - 12/08/2009 - 23 sett + 5 gg 750gr * Ada 06/08/2009 - 23 sett + 5 gg 550gr - a casa dal 29/12/2009 http://piccolaada.blogspot.com
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da Annarita il 4 giu 2011, 10:54
mariateresa ha scritto:Non so se è legato alla prematurità...certo è che in Francesca sta venendo fuori un attaccamento a me molto forte, ma del tipo ansioso..piange disperatamente se mi allontano, se sono in casa cerca solo la mia presenza...non vuole nemmeno il papà, o la nonna, niente...esisto solo io, per non parlare dell'addormentamento, se cerca di farla dormire il papà piange e urla fintanto che non la prendo in braccio...
i problemi di attaccamento possono dipendere da una marea di fattori. certo è che la prematurità non aiuta... il distacco precoce può portare a instaurare un'eccessiva richiesta di vicinanza per la paura di trovarsi di nuovo "abbandonati" come la prima esperienza di nascita. anche la mia bimba grande faceva uguale. non potevo muovermi, neanche farmi una doccia o andare in bagno senza di lei... fino ai tre anni... finchè non mi sono messa d'impegno per "colmare"quel vuoto che la prematurità aveva creato tra noi. ho scritto a tal proposito qualcosa qui http://mammaprima.splinder.com/post/244 ... ere-accesi non tutte le esperienze sono uguali ovviamente, c'è anche chi supera la prematurità brillantemente ed è una cosa meravigliosa.. a presto! ciao
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da Lulù il 6 giu 2011, 11:13
Anche io ho lo stesso problema di mariateresa.. Se sono in casa, la bibì non si stacca un attimo da me, mi chiama in continuazione se non mi vede nel raggio di 1 metro, e quando me ne vado sono tragedie.... Le sto provando un pò tutte, ma per ora nessun risultato. la prossima settimana vedremo la npi, e chiederò consiglio anche a lei. Speriamo che passi, non so che dire...
Lulù, mamma di Bibì nata alla 29 settimana, peso 853 gr
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